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UNITED STATES

Con una superficie di oltre 9 milioni di km² e con circa 325 milioni di abitanti gli Stati Uniti sono il quarto Paese più esteso al mondo e il terzo più popolato, generalmente suddiviso a un primo livello in tre unità distinte: il «Mainland», ovvero il gruppo continentale di quarantotto Stati contigui che confina a nord con il Canada e a sud con il Messico, mentre a est e a ovest è bagnato rispettivamente dall'oceano Atlantico e dall'oceano Pacifico; l'Alaska (lo Stato più vasto), che sul continente confina unicamente con il Canada, mentre le acque territoriali confinano con la Russia (stretto di Bering); lo Stato delle Hawaii, un arcipelago localizzato nel centro dell'oceano Pacifico. Il nome completo Stati Uniti d'America è stato utilizzato per la prima volta ufficialmente nella dichiarazione di indipendenza con la dicitura di «unanime dichiarazione dei tredici Stati Uniti d'America», adottata dai Rappresentanti degli Stati Uniti d'America il 4 luglio 1776. Il nome è stato modificato il 15 novembre 1777, quando il secondo Congresso Continentale adottò gli articoli della confederazione, utilizzando The United States of America (Gli Stati Uniti d'America), anche se la forma più breve di Stati Uniti è normalmente utilizzata. Washington D.C. è la capitale, ha una popolazione di circa 700.000 abitanti e si trova sulla costa orientale degli Stati Uniti a circa 370 km a sud di New York.  (fonte Wikipedia)

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HONOLULU (HAWAII)

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(26)-02/03/2019 aereo Manila-Osaka-Honolulu: Cambio continente con volo aereo Manila, Osaka, Honolulu. Per effetto delle 18 ore di fuso in meno, arrivo allo stesso giorno ed alla stessa ora della partenza. Sabato 02 marzo, per me e' durato 42 ore, superiore alle 40 ore del 08 aprile 2016, quando raggiunsi la Bolivia dalla Nuova Zelanda. Le Hawaii, sono una destinazione molto ricercata, per il clima temperato tutto l'anno e per i grandi alberghi. La spiaggia a mezzaluna di Waikiki ad Honolulu, e' circondata da enormi hotel a prezzi folli, con piscine, bar e ristoranti. Per il mare frequentemente mosso, la maggior parte si rifugia nelle strutture alberghiere e lascia il mare ai surfisti e le spiagge ai residenti. A fronte di 1,5 milioni di abitanti, nelle Hawaii arrivano 10 milioni di turisti l'anno, con prevalenza di americani e giapponesi. Il vento, sempre presente, e' alimentato dagli alisei, per la gioia dei surfisti, che si identificano in queste isole. Ad Honolulu e' nato il surf moderno con Duke Kahanamoku, olimpionico di nuoto e vincitore di 3 ori nel 1912 e 1920. Lo sport alle Hawaii e' di casa ed ha il picco ad Ottobre con l'Ironman, il campionato mondiale di Triathlon, che ha destinazione fissa a Kailua, sulla grande isola. Honolulu ha un punto d'osservazione fantastico, da dove si ammirano spiagge e montagne. Il Diamond Head e' un cratere vulcanico di 300.000 anni fa e si raggiunge tramite un sentiero panoramico collegato a Waikiki dal Fort Ruger Pathway. La storia della Grande Guerra, porta invece a Pearl Harbor, attaccato dai giapponesi il 07 dicembre 1941. La flotta navale americana fu gravemente colpita e si contarono 2403 vittime, tra militari e civili. Questo attacco fece entrare gli americani in guerra, fino alla resa giapponese dopo le atomiche di Hiroshima e Nagasaki. Il Pearl Harbor Memorial, rende omaggio a tutte le vittime e mostra la cronistoria di quei drammatici momenti.

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SAN FRANCISCO (CALIFORNIA)

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(27)-14/03/2019 aereo Honolulu-San Francisco: In cinque ore di aereo, raggiungo San Francisco, in California. Mi fermo sette giorni e la prima destinazione non può essere che il Golden Bridge Gate, il famosissimo ponte che sovrasta la Baia di San Francisco. Con le rampe di salita e discesa, misura 2737 mt. e quando fu ultimato nel 1937, era il ponte sospeso più lungo al mondo. La fama di San Francisco e' data anche dai suoi 50 colli, con case in stile vittoriano, le macchine che affrontano i ripidi pendii ed i cable car, i tram che si muovono su rotaia, in corsie rosse preferenziali. Al centro della Baia si trova l'isola di Alcatraz, con il carcere di massima sicurezza più famoso al mondo. Tutti i carcerati erano rinchiusi in celle singole e con regole ferree e qualsiasi cosa se la dovevano conquistare con la buona condotta. Il carcere fu chiuso il 21 marzo 1963, per gli elevati costi della sua gestione. Ora e' una delle mete piu' visitate di San Francisco. Molto bella tutta la zona che parte da Embarcadero fino a Fisherman's Wharf, una passeggiata a bordo oceano con ristoranti, bar e musei. La via per eccellenza e' Lombard Street, suggestiva per le aiuole che circondano la stretta sede stradale. Union Square e' la piazza principale nel centro città e Chinatown la più vecchia comunità cinese d'America. Gran bella città, peccato per i prezzi e la criminalità, temibile come non poche e circondata da personaggi con forti problemi psichici, liberi di dare in escandescenze ed aggredire le persone.

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YOSEMITE PARK (SIERRA NEVADA)

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(28)-22/03/2019 auto San Francisco-Coulterville-Yosemite Park: Ritiro la macchina a noleggio in aeroporto e parto in direzione Sierra Nevada, nel nord California. Dopo aver attraversato magnifiche vallate, mi fermo a Coulterville, uno storico paesino a circa 50 km dal Yosemite National Park. Nonostante la bassa stagione, i prezzi degli alberghi all'interno del parco sono proibitivi e la soluzione migliore e' affidarsi a strutture a media distanza e muoversi con la macchina. Da novembre a giugno, in molte strade e' obbligatorio l'uso delle catene a bordo ed anche all'interno di Yosemite vige questa regola, percorrendo la route 120. Obbligata l'opzione di entrare da Mariposa, che essendo a soli 600 mt. slm. non e' interessata a regolamentazioni di nessun genere. Yosemite, nel 1864 e' stato il primo parco protetto americano ed ogni anno oltre 5 milioni di persone lo visitano. I punti più panoramici sono L'Half Dome e Glacier Point, ma trovandosi oltre i 2.000 mt, non sono raggiungibili per la chiusura delle strade fino a giugno inoltrato. Restano da vedere qualche cascatelle, il Mirror Lake e El Capitan, roccia granitica, famosa nel mondo degli scalatori e di base jumping. Anche tutto il contesto non e' paragonabile al periodo estivo, ora i colori sono tipici dell'inverno e non lasciano un ricordo indimenticabile. Comunque tutto il percorso da San Francisco fino al parco, evitando la route 120, e' davvero spettacolare e ripaga la scelta di visitare la Sierra Nevada, con le cime imbiancate. Avevo anche come meta di andare al Sequoia Park, ma una pessima giornata, acqua battente e freddo, mi han consigliato di tornare alle temperature miti della costa californiana.

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BIG SUR (CALIFORNIA)

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(29)-25/03/2019 auto Coulterville-Salinas-Cambria: (30)-26/03/2019 auto Cambria-Carpinteria: : Ritorno nei pressi di San Francisco e mi fermo a Salinas, distante pochi km da Carmel, dove inizia il Big Sur, la regione costiera. La highway 1, la percorre per 110 km, a picco sul Pacifico, con panorami pazzeschi. Tutta la costa ha una infinità di point view e di trail, che invitano a fermarsi per ammirare scenari unici. Un tragitto che si dovrebbe percorrere in meno di 2 ore, ti tiene invece impegnato per l'intera giornata. Una giornata soleggiata invoglia a lasciare la macchina e stare all'aria aperta, a picco sulle scogliere dell'oceano, rinfrescati dalle gocce d'acqua delle onde poderose. Mi godo tutto il Big Sur costiero fino a Piedras Blanca, dove gli elefanti marini spiaggiano da dicembre per partorire, viste le condizioni climatiche favorevoli. Dopo pochi km mi fermo nella graziosa cittadina di Cambria, ben fornita di strutture alberghiere e ristoranti. Passo la nottata ed al mattino scendo verso Santa Barbara, alloggiando a Carpinteria, sulla strada verso la Death Valley.

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TRONA VALLEY (CALIFORNIA)

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(31)-27/03/2019 auto Carpinteria-Ridgecrest: Altro punto d'appoggio di trasferimento, con strutture abbordabili. Ridgecrest e' vicina a Trona Valley Pinnacles, una vallata con 500 formazioni di tufo che si innalzano nel deserto fino ad un'altezza massima di 140 mt. Formatesi nei millenni, dal prosciugamenti di un lago, si raggiungono tramite una strada sterrata di una decina di km. La vista e' affascinante, sembra di essere su un altro pianeta e non per niente e' stato scelto per girare alcuni spezzoni di film, come Star Trek, il pianeta delle Scimmie ed altri meno noti. I pinnacoli si trovano proprio nel nulla, circondati da lunghe distese sabbiose e di sale, che li rendono ancora più incredibili. Peccato che in pochi lo visitino, preferendo puntare direttamente sulla Death Valley. Io ho il vantaggio di gestirmi i giorni come meglio credo e non ho i giorni contati e questo sicuramente fa la differenza.

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DEATH VALLEY (CALIFORNIA)

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(32)-28/03/2019 auto Ridgecrest-Beatty (Nevada): La Death Valley e' un deserto situato in California ed in piccola parte in Nevada ed e' qui che mi fermo 3 notti. Beatty e' un piccolo paesino a poca distanza dal confine e nonostante i 50 km. dall'ingresso di Furnace Creek, e' un'ottima soluzione per evitare il salasso delle poche sistemazioni all'interno del Parco Nazionale. Spostarsi negli Stati Uniti non e' mai un problema, tutti rispettano i limiti orari ed il traffico scorre velocemente. Non mi e' mai capitato di fare colonna e guidare non pesa minimamente, sia a livello fisico che economico. Tutte le autostrade sono gratuite, le vie secondarie oltre ad offrire panorami fantastici, hanno pochi incroci e la benzina costa 0,70 euro, meno della metà rispetto all'Italia. Il paesaggio della Valle della Morte stupisce per le immense distese desertiche, con il sale che contrasta la terra grigia e le montagne marroni. Anticamente c'era il mare ed il bacino di Badwater, oltre ad essere la zona più estesa ricoperta di sale, e' anche il punto più basso del Nordamerica, con 86 mt. sotto il livello del mare. Il punto panoramico d Dante's View, offre una visione spettacolare sul bacino e sulle montagne circostanti. Zabriskie Point lascia a bocca aperta con una serie di blocchi sovrapposti di fango, ghiaia e lapilli vulcanici, che creano un paesaggio ondulato di variopinti colori. La maestosità del fenomeno si nota entrando da Golden Canyon, con un trail che si incunea tra le pareti e porta fino alla cattedrale color rosso, circondata da guglie e colline con tonalità bianche, gialle e marrone, con pennellate di nero. Altro punto che mi ha colpito e' Artist Palette, con rocce verdi, rosse, gialle, rosa e violetto, generatesi dall'ossidazione di diversi metalli, come ferro, tufo e manganese. Altri posti fantastici mi hanno accompagnato per 2 giorni, con strade asfaltate e non, che hanno permesso di gustare appieno la meraviglia di questa valle, formatasi in milioni di anni. Un grande aiuto anche dal meteo che ha concesso giornate di sole e temperature sotto i 25°, ben lontano dai 45 gradi di media del periodo estivo. Sono al quinto anno in giro per il mondo e posti come questo dimostrano che c'e' sempre qualcosa di nuovo e di diverso da scoprire. L'unicità' della Death Valley mi ha reso doppiamente felice ed ha rafforzato la voglia di continuare il lungo viaggio sulle strade del mondo.

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LAS VEGAS (NEVADA)

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(33)-30/03/2019 auto Beatty-Las Vegas: Non molto distante dalla Death Valley, si trova il luogo dell'azzardo per eccellenza, Las Vegas. E' un ritorno piacevole dopo 9 anni, quando accompagnai mio figlio Marco, per il WSOP, il campionato mondiale di poker. La città non e' cambiata, solite mega strutture alberghiere con casinò annessi, prezzi oltre la media e tanta gente. Ho lasciato qualche dollaro in 3 diverse sale da gioco ed ho notato molti vuoti rispetto al 2010. I turisti entrano per curiosare, attratti dalle scenografie e dal lusso, ma molti preferiscono stare all'aria aperta o nei bar. Fondamentale per questo cambio e' sicuramente il clima, che non obbliga a stare rinchiusi nei casinò per il gran caldo. Le temperature attuali sono di 25°, che scendono sotto i 20° di sera, mentre a Luglio non si respirava e stare all'aperto con 40° era impossibile. Las Vegas non e' solo slot machine o tavoli verdi, in programma ci sono spettacoli tutte le sere, con attori e cantanti di fama mondiale. Come alternativa gratuita, ci sono le fontane del Bellagio, il vulcano di Treasure Island o la passeggiata tra le calle, i ponti e piazza San Marco del Venetian. Per una foto ricordo con una bella fanciulla, c'e' solo l'imbarazzo della scelta, tenendo presente che alla fine, spunta il POS, se non si hanno contanti.

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GRAND CANYON (ARIZONA)

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(34)-02/04/2019 auto Las Vegas-Williams: Il Grand Canyon dista da Las Vegas circa 450 km e per il solito discorso di limitare le spese di alloggio, mi fermo a 90 km dal gate del parco. Williams e' un piccolo paese dell'Arizona ed in molti lo scelgono per la comodità nel raggiungere il Grand Canyon e per la storia contrassegnata dalla Route 66 che lo attraversa. Come la Death Valley, il biglietto di ingresso al National Park con l'auto, ha validità settimanale ed e' un buon motivo per fare le cose con calma e sfruttarlo almeno 2 giorni.  Il parcheggio al Visitor Center mi porta ad avere il primo impatto con il Grand Canyon a Mather Point e per un attimo resto incredulo a guardare l'immensità' della gola creata dal fiume Colorado. Non si può immaginare una cosa simile, tanto e' profondo, largo, stratificato e colorato. Al mattino la visuale e soprattutto le foto, vengono condizionate da una luce strana, forse l'umidità' che sale dal fondo valle, mentre al pomeriggio si ha un leggero miglioramento e si riescono a vedere le gole ed il letto del fiume in lontananza. Il primo giorno seguo il Rim Trail che porta ai punti migliori e sono  interessanti anche le tabelle che spiegano la storia del Canyon, con i sedimenti più vecchi che risalgono a 2.000 milioni di anni fa.  Il bellissimo sentiero che segue il Grand Canyon dall'alto fino a Hermits Rest misura 21 km ed arrivato a Hopi Point, decido di usufruire della navetta gratuita per gli ultimi 7, data l'ora tarda. Molto soddisfatto rientro a Williams per una serata nel segno della degustazione di birre locali, in una Historic Brewing. Il secondo giorno invece punto dalla parte opposta, verso Desert View e tutti gli spostamenti li faccio in macchina. Dal Visitor Center la distanza e' di 36 km ed anche da questa parte, il Grand Canyon riesce a stupirmi. Una luce migliore mette in risalto l'abisso e le montagne in lontananza e sono finalmente contento anche per un buon risultato delle foto. In entrambi i giorni ho avuto la fortuna di essere accompagnato da un bel sole ed e' stato un bene, vista l'ariettina frizzante. Era da nove anni che avevo il rimpianto di non essere stato al Grand Canyon, ed ora posso dire di aver visto una cosa unica. E' incredibile cosa la natura sia stata capace di fare, senza dimenticare le emozioni e lo stesso stupore di fronte alla Death Valley.

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SEDONA (ARIZONA)

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(35)-07/04/2019 auto Williams-Flagstaff: Seguendo la Route 66 mi fermo a Flagstaff, altra Historic Town, distante 50 km da Sedona. Il Red Rock State Park, nel deserto dell'Arizona, deve la sua notorietà a numerosi film western ed ai fumetti di Tex Willer, che hanno ambientato in queste zone i propri racconti. E' uno spettacolo naturale di montagne di roccia rossa, circondate da grandi distese e vegetazione verde. Molto scenica la zona anche solo passando in macchina, se poi si vanno a visitare i posti più caratteristici, si trasforma in uno spettacolo. La Chapel of the Holy Cross e' una chiesa costruita tra 2 rocce ed e' visitatissima specialmente per il panorama e per le montagne, che sembrano scolpite da un artista. La montagna Bell Rock, a forma di campana, ha un lungo trail che si incunea in una zona completamente di terra rossa e permette una veduta sulla Cattedrale e su altre stupende montagne. Anche qui da rimanere a bocca aperta.

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DISNEYLAND (CALIFORNIA)

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(36)-11/04/2019 auto Flagstaff-Los Angeles: Lascio l'Arizona ed arrivo a Los Angeles, città immensa, la seconda più grande degli USA, dopo New York. Da vedere ci sono moltissime cose, ma la prima in assoluto non può che essere Disneyland. Mi piazzo a Buena Park, 12 km da Anaheim, sede del parco tematico e 40 km da Los Angeles Downtown. Di buon ora sono al botteghino e scucito i 149 dollari per l'ingresso, faccio le prime foto di fronte all'aiuola con il faccione di Michey Mouse. Il Park di Los Angeles, inaugurato da Walt Disney nel 1955 e' stato il primo Disneyland in assoluto e nonostante i prezzi ed il contesto non certo all'avanguardia, fa il pienone tutti i giorni. Le attrazioni non sono un granché, le code per accedervi sono lunghe ed a un certo punto ritengo opportuna rinunciare. Il tempo passa comunque in fretta, il parco e' grande e non ci si annoia. La cosa più bella, secondo me, e' la sfilata con tutti i personaggi Disney accompagnati da coreografie e grandi carri. Poi quando comincia a far sera, le luci danno un'altra dimensione ed iniziano altri spettacoli. Giornata comunque divertente, con tanti bambini entusiasti e per qualche ora, ti senti uno di loro.

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LOS ANGELES (CALIFORNIA)

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Consegno la macchina a noleggio e decido di fermarmi a Buena Park, zona tranquilla e ben collegata al centro di Los Angeles. Mi sobbarco parecchie ore al giorno tra bus e metro, ma ne vale la pena, in città i prezzi degli alloggi sono alti e per me, fuori budget. In fin dei conti rimango una decina di giorni ed ho tutto il tempo per visitare l'area di Los Angeles, che e' vastissima. La zona di Hollywood racchiude diverse opzioni, a partire dalla famosa scritta sul monte Lee, lunga 110 mt. ed alta 15. A poca distanza, in Hollywood Boulevard, c'e' la Walk of Fame, marciapiedi con 2628 stelle a cinque punte, in onore delle celebrità dell'industria dello spettacolo. All'interno della piastrella e' inciso il nome ed un emblema indicante la categoria, il tutto in bronzo. I migliori studi cinematografici si trovano nell'area di Hollywood e visito gli Universal Studios. Mi limito alla parte esterna, nella cosiddetta City, non essendo amante dei film e soggetto ad un prezzo esagerato del biglietto di ingresso. Los Angeles downtown e' avvolta dai grattacieli intorno alla 7^ con il vicino Staples Center, tempio della NBA, ed il Grammy Museum. Passo inoltre dalla storica zona di El Pueblo e dall'immancabile Chinatown. Appoggiandomi invece agli efficienti mezzi pubblici, arrivo a Santa Monica, incredibile per la spiaggia, la più grande finora vista. Altrettanto bella Venice Beach, spazzata da un forte vento ed originale per i suoi canali interni. Finisce qui questa ennesima visita begli USA, iniziata 50 giorni fa alle Hawaii e conclusa con il fantastico giro tra California, Nevada ed Arizona. Avevo fatto una simile esperienza, con l'auto a noleggio, in Florida ed il ricordo e' ancora vivo tuttora. Ora mi ritengo estremamente soddisfatto, di aver concluso con le stesse forti emozioni questo tour, in posti fantastici e con strade gratis e scorrevoli. A San Francisco e Los Angeles, qualche apprensione per troppi personaggi loschi, che ti fanno sempre stare sull'attenti, mentre la cosa più penalizzante in assoluto sono i prezzi. Quando si viene negli States. il budget deve essere sostanzioso, se poi si viaggia da soli aumenta sensibilmente. E' comunque un'esperienza che ripeterei volentieri e non e' detto che resti solo un'intenzione. 

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