Il
Giappone è un arcipelago composto da 6.852 isole, le cui quattro più
grandi sono: Honshū, Hokkaidō, Kyūshū e Shikoku, tutte e quattro
collegate tramite ponti o tunnel sottomarini. Con una popolazione di
circa 127 milioni di abitanti è il decimo Stato più popoloso del
mondo. La Grande Area di Tokyo, che include Tokyo e numerose
prefetture vicine, è di fatto la più grande area metropolitana del
mondo con oltre 30 milioni di residenti. Grande potenza regionale
asiatica, il Giappone ha la terza maggiore economia per prodotto
interno lordo e la quarta maggiore per potere d'acquisto. Il
Giappone è uno Stato sviluppato con una qualità di vita molto
elevata ed i suoi cittadini hanno la maggiore aspettativa di vita al
mondo e il tasso di mortalità infantile è il secondo più basso
dietro al Principato di Monaco. Il Giappone ha 165 vulcani, di cui
108 attivi. Terremoti distruttivi, spesso con conseguenti tsunami,
si verificano più volte ogni secolo. Tra i più recenti ed
importante, si ricordano il grande terremoto di Kobe del 1995 e il
terremoto del Tohoku dell'11 marzo 2011. Quest'ultimo fece
registrare un magnitudo di 9.0, innescando uno tsunami di grandi
dimensioni.
(fonte Wikipedia)
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TOKYO
(15)-17/12/2018
aereo Seul-Tokyo:
Arrivo a Tokyo in una
splendida giornata di sole, ideale per visitare il più
antico tempio, completato nel 645 d.C. Il Senso-ji, nel
quartiere di Asakusa, e' sempre meta di turisti, che
tramite la "porta del tuono" si incamminano in una
strada delimitata da negozi. L'entrata del tempio e' la
porta Hozomon che porta fino al padiglione con la statua
di Kannon. A fianco la pagoda a 5 piani, giardini con
statue buddhiste e costruzioni in legno dove si
compie il rito dell'omikuji, una lotteria sacra.
Scuotendo una scatola, si fa uscire dal buco un
fogliettino arrotolato per conoscere la propria sorte.
Nel caso la predizione sia cattiva, si annoda il
foglietto ad un ramo o ad una grata, con il concetto che
la sfortuna attenderà, piuttosto che colpire chi ha
aperto il foglietto. In caso di buona sorte, invece il
biglietto viene conservato come una sorta di oracolo. I
giapponesi amano recarsi al tempio avvolti nel
tradizionale kimono e le donne brillano per i colori ed
i disegni floreali dei bellissimi abiti. Nelle vicinanze
del tempio scorre il Sumida River con un bel percorso
pedonale sui due lati ed oltre il ponte, da vedere
i caratteristici palazzi sede della famosa birra Asahi,
con panoramica vista dal 22° piano. Dopo 3 giorni dal
mio arrivo, vengo raggiunto da mio figlio Marco e
proseguiamo insieme alla scoperta della città. Per una
vista ottimale dall'alto, saliamo sulla Tokyo Skytree
fino ai 450 mt. del Tembo Gallery. Gradita sorpresa una
mostra su Dragon Ball Z ed un bel tramonto con il monte
Fuji in lontananza. Tokyo e' immensa e grazie ai 6
giorni di permanenza riusciamo a vedere i quartieri più
significativi, come Shinjuku, Ikebukuro, Aoyama ed il
fish market Tsukiji. Discorso a parte merita Shibuya con
l'incrocio pedonale più incredibile al mondo,
attraversato contemporaneamente da migliaia di persone,
allo scattare del verde. A conclusione un encomio per il
popolo giapponese, gentilissimo, educato e mai
invadente, che pur parlando poco inglese, riesce sempre
a farsi capire ed assecondare qualsiasi richiesta.
NIKKO
Approfittando del
conveniente Japan Rail Pass, facciamo una visita di un giorno a Nikko,
nella regione montuosa di Tochigi, 140 km a nord di Tokio. Meta
turistica, e' patrimonio dell'UNESCO per i numerosi monumenti storici.
I più importanti della cittadellla sono il
Santuario Nikko Tōshō-gū, dedicato allo shōgun Tokugawa Ieyasu e datato
1617.
Ci sono 5 complessi (8 edifici), tra cui la
sala principale e la porta "Yomei-mon" considerati tesori nazionali,
mentre la sala "Shinkyusha" ed il santuario "Okumiya" sono designati
patrimonio culturale.
Famose le 3 scimmie in posa "non
vedo, non parlo, non sento" ed il gatto dormiente.
Il Santuario Shintoista Futarasan Jinja, risalente
al 767 e' il più vecchio dell'intera area. Il tutto molto bello, con un
tipo di architettura che non ho mai visto, peccato che una luce poco
ideale, abbia rovinato quasi tutte le fotografie.
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KYOTO
(16)-26/12/2018
treno Tokyo-Kyoto:
Il
treno veloce Shinkansen, ci porta in 2h20' da Tokyo a
Kyoto, nella parte centro occidentale dell'isola di
Honshu. Capitale dal 794 al 1868, nota come la città dei
mille templi, Kyoto è considerata importante
testimonianza della cultura giapponese, essendo stata
risparmiata dai bombardamenti della seconda guerra
mondiale. A Kyoto i templi buddisti e shintoisti si
contano a migliaia. L’Enryaku-ji e il To-ji sono i due
più importanti esempi di tradizione buddista, mentre il
Nanzen-ji, il Shokoku-ji, il Tenryu-ji e i padiglioni
d’oro e d’argento - rispettivamente Kinkakuji e
Ginkakuji – sono i cinque grandi templi dello Zen
buddista. Come i templi buddisti anche quelli shintoisti
sono luoghi di preghiera. La religione Shinto venera i
milioni di dei che afferma si trovino ovunque intorno a
noi. Tra i più importanti templi shintoisti di Kyoto si
ricordano il Kamigamo e lo Shimogamo, dedicati agli dei
dell’acqua, mentre lo Yasaka venera il dio della
prosperità e della salute. Il tempo non e' mai
abbastanza se si vogliono visitare tutti i templi, ma
devo dire che dopo la prima scorpacciata e lo stupore
iniziale, tutto scivola via velocemente. Oltre alla
storia c'e' anche un presente che rende Kyoto molto
vivibile, con vie del lusso, centri commerciali e i
ristoranti tipici della Pontocho street. Come per
Shangai, anche qui non abbiamo avuto fortuna per
l'attesa del nuovo anno, secondo i canoni occidentali.
Una fiumana di persone, sin dal tardo pomeriggio, si
riversa nel lungo viale Shijo Dori che porta al
santuario Yasaka. La maggioranza preferisce attendere la
mezzanotte e assistere alla solenne cerimonia dei 108
rintocchi. Secondo la tradizione buddista, la nostra
anima è afflitta da 108 peccati e con altrettanti
rintocchi di campana, può essere purificata per poter
iniziare a dovere il nuovo anno.
NARA
Anche da Kyoto,
approfittiamo del Japan Rail Pass, per visitare in giornata, la bella
cittadina di Nara. Antica capitale dal 710
al 794, ora è un luogo di alto interesse artistico e turistico. Gli
imperatori che regnarono a Nara professavano il Buddhismo ed edificarono
molti templi dedicati a questo culto. Tra essi, il tempio Tōdai-ji e'
il più grande e uno dei monumenti più importanti della città. Fu
edificato dall'imperatore Shōmu nel 752. È anche l'edificio in legno più
grande al mondo. Al suo interno vi sono gigantesche statue che
rappresentano il Buddha e i guardiani del tempio. La statua del Buddha
Daibutsu, risale alla metà dell'VIII secolo. La scultura, realizzata in
bronzo e oro, misura 16 metri d'altezza e pesa oltre 500 tonnellate.
Dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1998, Nara è
caratteristica anche per la presenza di cervi sika che girano
liberamente per i parchi e chiedono in modo esplicito ai turisti cibo.
Questo animale è un po' il simbolo della città tanto da essere
riprodotto anche sui tombini delle strade.
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OSAKA
(17)-01/01/2019
treno Kyoto-Osaka:
Breve trasferimento da Kyoto a
Osaka, terza città per popolazione del Giappone. Poco da
vedere di storico e prevalenza di quartieri moderni dove
campeggiano enormi insegne al neon e cibo da strada.
Dotonbori attira i turisti che si ammassano sul ponte
Ebisubashi, proprio di fronte alla famosa insegna
dell'atleta di Glico, che corre su una pista blu. Mi
rivedo molto in questa immagine, fotocopia dei miei
arrivi nelle maratone, con le mani al cielo. Ammirato
anche il granchio meccanizzato del ristorante Kani
Doraku, diventato un simbolo del quartiere. Costruito
nel 1960, muove sistematicamente chele e zampe ed ha
generato vari tentativi di imitazione. Per vedere la
città dall'alto, un ascensore in vetro porta alla cima
delle due torri dell'Umeda Sky Building.
Dall'osservatorio all'aperto, si gode un'ottima visuale
a 360° sull'immensa area urbana. Di storico non ci siamo
lasciati mancare la visita al bel castello di Osaka,
iniziato nel 1583 e teatro di diversi restauri.
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HIROSHIMA
(18)-03/01/2019
treno Osaka-Hiroshima:
Con l'efficientissimo sistema
ferroviario giapponese, arriviamo a Hiroshima, nella
parte sud occidentale dell'isola di Honshu. Nel mio
girovagare nel mondo, ho avuto modo di toccare i luoghi
più drammatici di guerre, distruzioni ed efferate
barbarie. Ho visto luoghi di tortura e di morte di
nazisti, comunisti, regimi militari, rivoluzionari ed
eserciti vari. Una striscia lunga, in tutti i
continenti, quasi sempre dettagliata e comprovata da
testimonianze ed immagini. Hiroshima e la sua
distruzione ha cambiato il mondo, ha messo tutti di
fronte alla estrema malvagità della guerra ed al mai
ripetersi dell'uso della bomba atomica. Ciò che e'
successo qui non ha paragoni e mi ha molto colpito, per
la consapevolezza di quello che Little Boy avrebbe
provocato e delle conseguenze future sulle persone
contaminate. Il 6 agosto 1945, alle 8h16'8'' (ora
locale) Little Boy, nome dato alla prima bomba atomica
ad essere utilizzata in un conflitto militare, esplose
ad un'altitudine di 576 metri, con una potenza pari a
12.500 tonnellate di tritolo. L'esplosione nucleare
provocò immediatamente 60.175 morti, saliti poi a circa
100.000 nei mesi immediatamente successivi, a causa del
fallout radioattivo. Altre persone si ammalarono e
morirono per i danni da esposizione radioattiva a
breve-medio termine e secondo
i dati ufficiali raccolti nel 2002, dopo 57 anni erano
nell'ordine di 285.000.
Hiroshima fu rasa al suolo, rimasero in piedi solo
alcuni edifici che vennero successivamente abbattuti
perché pericolanti. Solo uno fu salvato, il Genbaku
Dome, epicentro dell'esplosione, ora conosciuto come la
Cupola della bomba atomica di Hiroshima. A testimonianza
delle devastazioni delle armi nucleari, A-bomb Dome e'
stato dichiarato patrimonio dell'UNESCO nel 1996. In una
vasta aerea oltre il fiume, sorge il Parco della Pace,
con il Children's Peace Monument, la Bell of Peace, il
Cenotaph for the A-bomb Victims, il National Peace
Memorial Hall for the Atomic Bomb Victims ed il Peace
Memorial Museum. Tutte testimonianze con immagini e
cronistoria degli eventi, dove si vede una città
completamente disintegrata in un attimo e le conseguenze
subite dalla popolazione per decenni. Veramente
impressionante la potenza devastante dell'esplosione e
vedere come alcuni oggetti recuperati, siano stati
modificati dal calore generato. Malgrado la residua
attività radioattiva, Hiroshima cominciò ad essere
ricostruita già nel 1949, ritornando ad essere un
importante centro industriale.
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KOBE
(19)-05/01/2019
treno Hiroshima-Kobe-Tokyo:
Dopo Hiroshima, avevamo in
programma di rientrare direttamente a Tokyo, sorbendoci
tutto d'un fiato i 1200 km in treno. Non avendo ancora
prenotato l'albergo, ci viene l'idea di fermarci una
notte a Kobe, per spezzettare il viaggio, ma soprattutto
allettati dall'idea di gustare la famosa carne di Kobe.
Il manzo di Kobe, di razza nera
Tajima, e' rinomato per il sapore, la tenerezza e la
struttura grassa marezzata, ovvero la distribuzione del
grasso all'interno del tessuto muscolare.
Dopo aver visitato il centro
cittadino ed il porto, nel tardo pomeriggio ci spostiamo
in treno in periferia. Con accurata ricerca su trip,
individuamo il posto più consigliato a circa 15 km ed
arrivati al ristorante, riusciamo a malapena a trovare
posto sul bancone. Carne buonissima, scottata alla
griglia a piacere, si scioglie in bocca senza fatica ed
ha un ottimo sapore. Mai mangiato carne così buona e
tanto cara, per la quantità proposta.
Ne e' valsa comunque la pena, sia
per il viaggio che per la sistemazione di fortuna.
Kobe ha 1,5 milioni di abitanti e si e' ripresa da due
terribili eventi che han portato morti e devastazioni.
Nel 1945, fu bombardata dagli americani, subendo la
perdita di 8.841 persone e gravi danni agli edifici. Nel
1995 invece fu la furia devastante del terremoto a
causare la perdita di 4.571 abitanti e 235.000 senza
tetto, con la zona portuale praticamente distrutta. Ora
Kobe si presenta come una città moderna, con centri
commerciali e palazzi, che non mettono in secondo piano,
il quartiere cinese e la galleria Motomachi. Dopo questa
parentesi, arriviamo giusto in tempo a Tokyo per una
birra sulla torre Asashi e per un bis con spuntino, nel
locale da dove avevamo iniziato l'avventura giapponese.
Accompagno Marco in aeroporto per il lungo viaggio di
rientro in Italia, mentre io rimango ancora una notte a
Tokyo, per poi proseguire all'indomani verso Manila e
l'isola di Palawan. Dopo tre settimane in Giappone, non
sarà facile tornare alla normalità, abbiamo conosciuto
una gentilezza, un'educazione ed una puntualità, che non
so se ritroveremo altrove. A tavola non ho certo
contraccambiato, usare le bacchette non fa per me,
meglio le mani. Spulciando sul web si intuisce che
l'ospitalità' e' una grande caratteristica dei
giapponesi, sembra quasi non vera. Persone veramente
fantastiche, con un grado di pulizia altissimo e non
solo personale. Favolosi i washlet, water con asse
riscaldato e bidet incorporato, con getto d'acqua
regolabile per potenza. In strada quasi impossibile
trovare mozziconi o cartacce in terra, pur non essendoci
cestini dell'immondizia. E che dire dei trasporti,
puntuali da non credere. Con il Japan Rail Pass, abbiamo
preso treni locali e treni veloci, mai un minuto di
ritardo ed efficientissime anche le metropolitane. Per
quanto riguarda i prezzi, in generale non son sembrati
poi così cari, provare ad andare a Seul, Hong Kong o
Singapore, tanto per restare nell'area e si constaterà
che in Giappone si sta meglio, immersi spensieratamente
in un'esperienza indimenticabile.
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