Il
Bahrein è un piccolo Stato situato su un arcipelago di 33 isole
vicino alle coste occidentali del Golfo Persico, la sua capitale è
Manama. Le acque territoriali confinano a ovest con quelle
dell'Arabia Saudita, a sud con quelle del Qatar e non ci sono corsi
d'acqua o laghi di rilievo. Il Bahrein, In precedenza un emirato, è
diventato un regno nel 2002 costituito come monarchia
costituzionale, il re è Ḥamad bin ʿĪsā Āl Khalīfa, mentre il governo
è presieduto da Khalīfa b. Salmān Āl Khalīfa. L'importanza e la
ricchezza di questo Stato arabo sono dovute ai consistenti
giacimenti petroliferi. La vendita e la raffinazione del petrolio
estratto sono la principale fonte di reddito per il paese. La sua
superficie è di 765 km² ed è abitata, secondo le stime fatte nel
2014, da 1 milione 350.000 abitanti, di cui 250.000 sono stranieri.
L'orientamento politico interno è improntato a un fondamentalismo
islamico analogo a quello dell'Arabia Saudita. Il 14 febbraio 2011
avvenne la cosiddetta insurrezione del Bahrain e nel marzo
successivo, l'attuale Re del Bahrein, dichiara uno stato di
emergenza della durata di tre mesi, a seguito di richieste della
maggioranza sciita, presente nel Paese. Numerosi gli scontri con 200
feriti, 3 morti (tra cui anche un poliziotto), tra le due compagini
religiose degli sciiti e dei sunniti.
(fonte Wikipedia)
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MANAMA
(10)-02/11/2018
aereo Kuwait City-Manama:
Un'ora di aereo per
trasferirmi dal Kuwait al Bahrein, il più piccolo stato
del Golfo Persico. La capitale Manama, ha aree in forte
espansione, alberghi lussuosi e
grandi centri commerciali. Tra le costruzioni moderne,
la più famosa e' il Bahrein World Trade Center,
caratterizzato da due torri gemelle con pale eoliche. Il
mondo della finanza gode dello status di paradiso
fiscale e di questo ne beneficiano anche i residenti,
che pagano tasse molto basse. Negli ultimi anni il
turismo sta segnando numeri importanti, dopo un periodo
di tensioni tra Sciiti e Sunniti. A prima vista
non sembra che ci sia un grande flusso e difatti la
quasi totalità arriva dalle vicine nazioni medio
orientali. Manama ha una delle più grandi moschee al
mondo, la Al-Fateh, capace di contenere 7.000 fedeli su
due piani. Interessante la visita che ho fatto, con
tanta ospitalità ed una guida personale che mi ha
spiegato alcuni aspetti della loro religione, il tutto
gratis. Un bel sito archeologico e' la fortezza Qal'at,
patrimonio dell'UNESCO e capitale della Cultura Dilmun,
sviluppatasi dal 3.000 a.c. Un dedalo di viuzze
racchiude il vecchio souq Bab el-Bahrain, zeppo di
negozi e di immigrati. La città e' vivibile e tranquilla
ed anche di sera si cammina tranquillamente senza
rischio alcuno. La polizia presidia solo l'area del souq
dove sono forti le contrapposizioni tra sunniti e
sciiti, per il resto si vede raramente. La vita in quasi
tutti i paesi del Golfo e' pressoché uguale, lusso per i
residenti e reddito da lavoro improntato al risparmio
per gli immigrati. Fanno impressione i tanti negozi
jewellery con montagne di collane, bracciali, anelli
esclusivamente in oro. Stupisce che siano sempre pieni,
assediati in prevalenza da donne, che amano indossare
oggetti preziosi, nonostante l'abaya, abito lungo
tradizionale nero, ed il niqab che libera solo gli occhi
o il semplice velo. Tanti anche i negozi di profumi con
preferenza per essenze locali e gli ottici dove gli
occhiali da sole, completano la fashion. Per gli
immigrati, in gran parte indiani, l'esercizio più
frequentato e' l'exchange, da dove inviano alle famiglie
in patria i risparmi derivanti dal lavoro. La grande
fede musulmana non conosce confini e la voce dei muezzin
irradiata dai minareti delle tante moschee, ricorda
l'obbligo della preghiera. In Bahrein il 70% della
popolazione e' di fede sciita, in controtendenza con la
maggioranza dei musulmani che per l'80% e' sunnita. La
famiglia reale e' sunnita e con l'appoggio di altre
nazioni arabe, ha contrastato violentemente le proteste
interne del 2011, con morti, feriti e migliaia di
arresti. Ora le tensioni sembrano sopite, ma non mancano
le manifestazioni e le repressioni contro l'opposizione
politica e religiosa.
Un buon clima ed un decente
percorso, mi han permesso di ritornare a correre, dopo
la forzata pausa di Kuwait City, inadatta per fare sport
all'aperto.
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