L'Uruguay
è il terzo Stato più piccolo dell'America meridionale (dopo Trinidad
e Tobago e Suriname), ha una superficie di 177.000 km², confina con
Brasile ed Argentina e gli abitanti son circa 3.500.000. La città
più popolosa nonché porto principale del paese è la capitale,
Montevideo (circa 1.350.000 abitanti) nella quale si concentra gran
parte dell'attività industriale ed economica. Prati e pascoli
rappresentano all'incirca i tre quarti del territorio dell'Uruguay,
il cui allevamento conta su un patrimonio zootecnico abbondante,
dove primeggiano bovini ed ovini. L'economia si basa in buona parte
ancora sull'agricoltura: le maggiori colture sono quelle dei
cereali, in particolare frumento, riso, il mais, l'orzo e il sorgo.
Come altri paesi del Sud America, anche l’Uruguay negli anni
settanta, ha avuto a che fare con colpi di stato e dittature
militari. La crisi economica, causò proteste e agitazioni, sfociate
in guerriglie urbane, guidate dal movimento di estrema sinistra dei
Tupamaros. I partiti di sinistra furono messi fuori legge, i
Tupamaros isolati nelle prigioni e sottoposti ad atti di tortura.
Negli anni della giunta militare molti furono i migranti, il cui
numero col tempo aumentò in modo impressionante. Gli uruguayani
incominciarono a cercare asilo politico in vari paesi del mondo,
fino al ritorno del potere ai civili nel 1984, dopo una protesta
generale durata 24 ore. Ora il potere esecutivo è detenuto dal
presidente, eletto direttamente e in carica per 5 anni, lo stesso
per il vicepresidente. Il potere legislativo appartiene invece
all'Assemblea Generale, composta da due camere elette ogni cinque
anni: il Senato, di 31 membri, e la Camera dei deputati, di 99
membri. Nel novembre 2007 l'Uruguay è divenuto il primo Paese
dell'America Latina a legalizzare le unioni omosessuali, mentre nel
dicembre 2013 è stato il primo Paese del mondo a legalizzare la
produzione e la coltivazione privata di cannabis. Rimane su
posizioni conservatrici solo sul tema delle interruzioni volontarie
di gravidanza, peraltro proibite in tutto il continente e legali
solo a Cuba e Porto Rico.
(fonte Wikipedia)
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MONTEVIDEO
(38)-23/06/2017
aereo S. Paolo-Porto Alegre-Montevideo:
Dal Brasile raggiungo Montevideo, capitale dell'Uruguay,
da dove mi imbarcherò per l'Italia Lunedì 09 Luglio.
Questa volta, a differenza di fine Ottobre 2017, il
rientro aereo sarà per un bellissimo evento, diventerò
nonno per la seconda volta. Federica, l'ultima dei miei
figli, a breve darà alla luce un bel maschietto a cui
verrà dato il nome Daniel ed andrà a far coppia con la
grandicella Giulia, figlia di Francesca. Montevideo si
affaccia sulla riva del Rio de la Plata, grande fiume
che confina con l'Argentina e che la collega per via
marittima con il porto di Buenos Aires. Anche se
all'apparenza sembra l'oceano, per la larghezza che
supera i 200 km, viene considerato fiume per la forza
della portata d'acqua dolce dei due affluenti principali
(Uruguay e Parana') che impediscono il riflusso
dell'acqua salata alla foce dell'Atlantico. Essendomi
abbassato parecchio, trovo un inverno freddo con
temperature sotto i dieci gradi, che salgono fino a 15
nelle poche giornate di sole. Il cielo e' quasi sempre
grigio ed un vento gelido spazza le grandi vie del
centro e tutta la costa. La meraviglia di questa città
e' proprio il litorale lungo una ventina di km, con un
marciapiede di 7 metri, favoloso per chi cammina ed in
particolar modo di chi corre. Anche se sento ancora
fastidio alla gamba, tento una prima uscita di 10 km che
mi da la certezza che il dolore non aumenta e mi lascia
correre. Non e' più la coltellata che dopo poche
centinaia di metri mi faceva desistere, ora e' simile
alla contrattura che spesso mi prende la gamba e che con
un paio di massaggi profondi, si risolve. Avevo una
mezza idea di fare qualche giorno a Punta del Este, la
Rimini dell'Uruguay, ma il freddo ed il vento che soffia
impetuoso sulla punta della penisola in questo periodo
dell'anno, non la rende certamente adatta al turismo.
Resto a Montevideo 16 giorni e punto decisamente a
mettere km nelle gambe, invogliato da un percorso piatto
come un biliardo. Aumento progressivamente il
kilometraggio fino ad arrivare alla mezza maratona,
impensabile dopo il lungo periodo di inattività. A
Montevideo la qualità della vita e' tra le migliori del
Sud America, anche se non si sente un'aria di benessere,
soprattutto per i prezzi altissimi. E' tutto caro in
modo esagerato, dai supermercati, ai bar, dai ristoranti
agli hotel e questo provoca anche nicchie di povertà,
con gente senza dimora e sostegno. Avenida 18 de Julio,
via principale dove si trovano alcuni locali decenti,
termina in Plaza Independencia, la più importante della
città dove si affacciano il teatro Solis, il palazzo
Estevez, la torre Ejecutiva e la porta della Cittadella.
La Ciudad Vieja ha subito un'opera di recupero ed e' un
piccolo gioiellino con una bella pavimentazione, palazzi
coloniali e la Cattedrale Metropolitana. La nazionale di
calcio anche qui ha coinvolto tutti e per un'entità'
così piccola e' orgoglio nazionale essere tra le otto
migliori squadre al mondo. La vittoria sul Portogallo di
Cristiano Ronaldo per 2 a 1, ha scatenato la gioia dei
tifosi, che dopo aver assistito alla sfida sul maxi
schermo in piazza del municipio, si son lasciati andare
a sfilate e caroselli di auto. La sfida con la Francia
l'ho vissuta in piazza tra i tifosi uruguayani e
purtroppo e' culminata con l'eliminazione per 2 a 0, tra
un misto di applausi e lacrime. Finisce anche per me
questa parte di viaggio nel mondo, bella come sempre,
piena di ricordi, immagini ed emozioni. Torno in Italia
il tempo necessario per vedere Federica con il pancione
ed emozionatissimo per l'arrivo di Daniel, che si
preannuncia bello paffutello. Molto contento di rivedere
tutti i miei cari e passare qualche giorno in famiglia
tra Bergamo e Liguria. Ripartirò qualche giorno dopo il
parto, non so ancora per dove visto il periodo a ridosso
delle ferie, con aerei difficili da prenotare e costi
non certo economici.
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