La
Russia è il più vasto Stato del pianeta, sebbene per oltre la metà
sia quasi disabitato. Il territorio russo è generalmente costituito
per la quasi totalità da vastissime pianure e da rilievi molto
deboli. La massima elevazione è raggiunta nella catena del Caucaso
dal monte Elbrus (5.642 m). Pietro il Grande fondò l'impero russo
nel 1721, anche se la dinastia dei Romanov era al potere dal 1613. I
tentativi occasionali da parte dei Romanov e delle classi
privilegiate per riformare la società e migliorare le condizioni
delle classi inferiori si sono sempre conclusi in un fallimento ed
il governo si è dimostrato incapace di trattenere la rivoluzione
russa del 1917. Deposto e tenuto agli arresti domiciliari, Nicholas,
Alexandra, e i loro figli, e con essi la dinastia Romanov, furono
sterminati con armi da fuoco nello scantinato della casa padronale
di Ekaterinburg. La prima guerra mondiale ha distorto le istituzioni
governative e sociali della Russia imperiale, fino al punto di
rottura della Rivoluzione nel 1917. La fazione bolscevica del
Partito Comunista Marxista sotto Vladimir Lenin prese il potere,
ritirando la Russia dalla guerra. Nei suoi anni al potere, Lenin usò
l'Armata Rossa e la leadership del Partito Comunista per sterminare
e imprigionare milioni di oppositori politici. Dopo la morte di
Lenin nel 1924, seguì la brutale epoca di Stalin (1928-1953),
caratterizzata da ondate di "epurazioni" con uccisioni ed esili nei
gulag. A conclusione della seconda guerra mondiale, l'URSS si mosse
rapidamente per stabilire il controllo su tutta l'Europa orientale.
Annesse gli Stati baltici e instaurò regimi comunisti in Germania
orientale, Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, Bulgaria, Jugoslavia e
Romania. L'Unione Sovietica ha raggiunto il suo picco in ambito
militare, diplomatico, e industriale durante gli anni di Leonid
Brezhnev (1964-1982). La continua corruzione e il malessere
economico hanno condotto a una crisi, che alla fine ha portato il
Segretario Generale Mikhail Gorbaciov (1985-1991) a introdurre la
glasnost (trasparenza) e perestroika (limitata libertà economica). I
satelliti europei si liberarono dal dominio sovietico dando vita a
15 paesi indipendenti con il conseguente collasso dell'URSS. La
Federazione russa emerge dall'Unione Sovietica, accompagnata da una
tempesta di problemi. Il primo leader della nazione di recente
formazione è stato Boris Eltsin, carismatico ed ampiamente sostenuto
dall'Occidente. Povertà, problemi politici e sociali su larga scala,
alla fine costrinsero Eltsin alle dimissioni, lasciando spazio a
Vladimir Putin. Dal 2000, sotto il dominio diretto e indiretto di
Putin, l'economia si è ripresa dalla crisi. L'inflazione è scesa giù
da cifre triple a unità singole, la povertà è stata ridotta, e la
Russia è riemersa come potenza economica, politica e militare. Oggi,
la Russia moderna deve ancora recuperarsi pienamente dalla stasi che
ha colpito il paese negli ultimi anni, tuttavia, i russi hanno
raggiunto uno stile di vita molto migliore dopo la caduta
dell'Unione Sovietica.
(fonte Wikivoyage)
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SAN PIETROBURGO
(10)
05/07/2017
aereo Tallin-S.Pietroburgo:
Il primo impatto con la Russia e' stato ottimo, grazie
alla splendida San Pietroburgo ed all'arrivo dall'Italia
di mio figlio Marco, che mi accompagnerà ai 60 anni in
quel di Mosca. L'antica capitale e Leningrado fino al
1991, e'
bellissima, ricorda molto Venezia, con i 600 ponti, i
canali navigabili ed i palazzi in stile barocco, alcuni
dei quali progettati da architetti italiani, tra cui il
bergamasco Giacomo Quarenghi. In questo periodo
dell'anno la città vive il momento migliore con un clima
moderato e le famose notti bianche. La sera non e' mai
buia, anche quando non ci sono le stelle, il cielo ha
contorni chiari e crea un'immagine fiabesca,
contrapponendosi alle luci che illuminano palazzi e
chiese. Le vie si animano, i ristoranti servono piatti
fino dopo mezzanotte e la centralissima prospettiva
Nevskj e' presa d'assalto per godere fino all'ultimo la
movida. Di giorno la visita alla
città inizia con una bella camminata per addentrarsi
nelle vie, dove si incontrano migliaia di monumenti,
musei, piazze e teatri, in totale assenza di costruzioni
moderne. Impressionano i palazzi che si affacciano su
strade e canali, tutti ben tenuti e ristrutturati,
maestosi con splendide arcate e colonnati. Winter Palace
e' il più famoso essendo stato residenza degli zar fino
alla rivoluzione del 1917 e divenuto successivamente uno
dei simboli più importanti dell'oppressione del regime
zarista. Di forma rettangolare, con colorazioni bianco e
verde, si affaccia sul fiume Neva e sulla
Dvortsovaya Ploschad (Piazza del
Palazzo),
ha 1500 stanze, in buona parte ora occupate dall'Hermitage,
il più grande museo al mondo. La visita e' d'obbligo,
anche solo per ammirare le maestose stanze ed i
soffitti, oltre ai tre milioni di opere d'arte con
dipinti di inestimabile valore. In un palazzo come
tanti, invece si trova la casa-museo di Dostoevskij,
interessante per conoscere la vita del famoso scrittore
russo, segnata da repressioni e condanne per la sua
ferma opposizione al regime zarista. Veri gioielli che
si ergono verso il cielo sono le cattedrali di Sant'
Isacco, di Kazan, dei Santi Pietro e Paolo e la Chiesa
del Salvatore sul Sangue Versato. Tutte strepitose come
per il Cupolone in oro autentico per Sant'Isacco (100
kg) e le 112 colonne in granito rosso o il colonnato
semicircolare per la cattedrale di Kazan, con
all'interno l'icona della madonna rinvenuta a Kazan nel
1579. La più alta ed antica e' la cattedrale dei Santi
Pietro e Paolo, nella fortezza dove vi furono i primi
insediamenti di San Pietroburgo mentre in pieno centro
sfoggia la sua bellezza la chiesa del Salvatore sul
Sangue Versato, eretta nel luogo dove l'imperatore
Alessandro II fu assassinato nel 1881, con una bomba
nascosta in una torta. L'esterno si rifà alla cattedrale
di San Basilio a Mosca, ma l'interno e' assolutamente
unico con mosaici che la decorano per quasi 7000 metri
quadrati. Tante altre bellezze rendono San Pietroburgo
come una delle più belle e conservate città al mondo e
per quanto mi riguarda, direi forse la migliore, per via
dell'architettura, dei musei, dei canali e della gente
che vi abita, che ho trovato semplice e con tanta voglia
di vivere serenamente, dopo tanti secoli di oppressioni.
IL PALAZZO DI PETERHOF
Quella
che era la residenza estiva degli zar, si trova a 30 km da San
Pietroburgo e ci si arriva comodamente con metro e bus. Peterhof e'
un Palazzo maestoso con giardini che si estendono per 100 ettari e
fontane che funzionano in modo naturale.
Il Grande Palazzo era il centro della vita
ufficiale dell’Impero Russo nel periodo estivo. Durante la seconda
guerra mondiale, l'esercito tedesco occupò tutta l'area e quando ci
fu la ritirata, la parte centrale fu completamente distrutta. Subito
dopo la liberazione iniziarono i lavori di restauro ed oggi e'
considerato uno dei più bei palazzi nei dintorni di San Pietroburgo.
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MOSCA
(11)11/07/2017
aereo S.Pietroburgo-Mosca:
La capitale della Russia, con 12 milioni di abitanti, e'
la prima città d'Europa per numero di residenti. Mio
obiettivo primario, condiviso da Marco, e' andare
direttamente in piazza Rossa, tanta e' la voglia di
toccare con mano il luogo che, dal piccolo schermo, mi
ha sempre affascinato. Il nome deriva da "красная"
che in russo significa rossa o bella e
risale al XVII secolo, quindi niente a che fare con
ideologie o colori predominanti della piazza. Non si può
fare a meno di emozionarsi, di fronte ai 75.000
m²
dell'ennesimo patrimonio dell'UNESCO, delineato dal muro
del Cremlino e dagli edifici che ospitano il grande
magazzino statale Gum. In posizione laterale, sorge il
mausoleo di Lenin ed in fondo la bellissima cattedrale
di S. Basilio, voluta da Ivan il terribile nel 1561. La
piazza Rossa e' il nostro punto di riferimento
giornaliero e ci saremo passati una ventina di volte,
riuscendo a visitare tutto, meno il mausoleo di Lenin
aperto dalle 10:00 alle 13:00, cinque giorni la
settimana. Questo e' uno dei rimpianti che abbiamo,
nonostante i tre tentativi e le ore di coda; per entrare
c'e' un serpentone di gente disordinata ed in questo
periodo i turisti son veramente tanti. In compenso
volevo festeggiare i miei 60 anni in un ristorante sulla
piazza Rossa, ed anche se il tempo non ci ha permesso di
stare all'aperto, la vista era comunque magnifica. I
cambiamenti meteorologici sono una costante a Mosca e si
alternano sprazzi di sole a frequenti rovesci o
nuvoloni, tanto da non essere riuscito a fare foto con
il sole in piazza Rossa. C'e' grande fermento in attesa
del mondiale di calcio 2018, ci son cantieri ovunque e
si sta abbellendo una città che di per se e' già un
gioiello. La cattedrale di S. Basilio, chiesa ortodossa,
non ha simili in tutta la Russia e la sua forma, con le
cupole a cipolla, ricorda le fiamme di un falò che
salgono verso il cielo.
Altra bella chiesa ortodossa e' la cattedrale di Cristo
Salvatore, ricostruita nel 1980 dopo la distruzione
dell'originaria, da parte dei Soviet dopo la morte di
Lenin. Poi abbiamo fatto visita al monastero di
Novodevičij, sito UNESCO di
notevole importanza storica, rimasto intatto dal 1600.
Peccato che proprio ora abbiano deciso di restaurarlo
impacchettando tutto e togliendo dalla vista la
cattedrale ed il campanile. Ci siamo rifatti con il
vicino stadio olimpico dove esattamente tra un anno, si
svolgerà la finale del mondiale di calcio.
I musei non mancano e ci vorrebbe più tempo a
disposizione per poterli visitare, noi abbiamo scelto il
museo statale di Storia, con oggetti preistorici ed
opere della dinastia Romanov e successivamente il museo
contemporaneo di Storia, con una mostra sul centenario
della rivoluzione russa, che verrà commemorato ma non
celebrato, ne festeggiato dalla gente. Mosca e S.
Pietroburgo attirano circa 30 milioni di visitatori
l'anno e la Russia ora e' molto occidentale, non ha
niente di diverso da altre grandi capitali e la gente
vive aprendosi al mondo, lontana anni luce dai tempi
degli zar e del comunismo. I giovani vogliono
divertirsi, bar e ristoranti son sempre pieni e qui ci
sono discoteche per tutti i gusti e....tasche. Grande
città con un potenziale enorme ed estremamente sicura,
da far invidia alle nostre italiane.
IL CREMLINO
Il Cremlino e' la parte più antica della città ed è
sede delle istituzioni governative nazionali della Russia, nonché uno
dei più importanti complessi artistici e storici della nazione. Le prime
fortificazioni risalgono al XII secolo e successivamente vennero erette
le prime chiese, che con il tempo diventarono il centro della
cittadella. I primi palazzi invece risalgono al XVII secolo mentre il
gran palazzo fu ultimato nel 1849. Dopo essere stato residenza degli zar
e luogo di rappresentanza della famiglia reale, oggi e' residenza
ufficiale del Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. La
visita e' limitata alla zona delle chiese, delle vie centrali
esclusivamente sui marciapiedi e dei giardini.
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EKATERINBURG
(12)
18/07/2017 treno Mosca-Ekaterinburg:
Lascio Marco e Mosca ed inizio il lungo viaggio sulla
Transiberiana, la ferrovia più lunga al mondo, che
termina a Vladivostok, dopo 9.300 km. Io ne percorrerò
qualcosa come 5.500 fino a Ulan Ude, per poi virare
sulla Transmongolica ed arrivare a Pechino in Cina. Non
avendo problemi di tempo, cerco di sfruttare al massimo
i vari visti, fatti preventivamente in Italia. Il
tragitto in Russia lo divido in 3 tappe, fermandomi 4
notti in ogni città. Il primo stop, dopo 1.700 km, lo
faccio a Ekaterinburg, negli Urali, considerata come il
confine tra la Russia europea e quella asiatica. Le 26
ore di treno non sono state pesanti, avendo viaggiato in
vagoni letto di seconda classe, in cabine da 4 persone.
Sulla Transiberiana c'e' un addetto per ogni carrozza,
che si occupa del controllo biglietti e di tutto quello
che si ha bisogno, compreso la distribuzione della busta
igienizzata con lenzuola, salvietta e ciabatte. La cena
e' compresa nel biglietto mentre per colazione e pranzo
ho usufruito del vagone ristorante. Tutto sommato un
ottimo servizio corredato da aria condizionata e
televisione, pagato salatamente per il frazionamento del
tragitto e la classe prescelta. Nelle altre carrozze la
situazione e' diversa, ci sono meno confort, ma sempre
una persona a completa disposizione. Quarta città russa,
Ekaterinburg e' famosa in tutto il mondo perché nella
notte tra il 16 e 17 Luglio 1918, vennero fucilati
l'ultimo Zar Nicola II e i suoi familiari. Dopo un
periodo di detenzione in casa Ipatiev, una palazzina
confiscata ad un mercante, il soviet locale decise
frettolosamente di porre fine alla dinastia Romanov
giustiziando lo Zar, la moglie, i 5 figli ed i membri al
seguito. Casa Ipatiev venne demolita nel 1977 per
impedire visite e commemorazioni. Nel 2000 la Chiesa
Ortodossa russa ha canonizzato e dichiarato santi
martiri Nicola II e la sua famiglia, dando il via alla
costruzione della Cattedrale sul Sangue, che ospita
anche un museo con foto originali degli ultimi Romanov.
Nel 2008 la corte suprema russa ha deciso per la
riabilitazione, riconoscendo come illegale l'esecuzione
dello Zar e della sua famiglia. Ekaterinburg e' una
città moderna con un bel centro pedonale, grandi
magazzini ed un'efficiente metropolitana. Sarà sede di
gare del mondiale di calcio 2018 e si sta preparando
all'accoglienza dei tifosi con l'ultimazione di mega
alberghi e rifacimento sede stradale.
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NOVOSIBIRSK
(13)
23/07/2017 treno Ekaterinburg-Novosibirsk:
Continuo il viaggio sulla Transiberiana aggiungendo 1600
km e 23 ore di treno. Purtroppo questo tratto e' pesante
per una serie di disagi, dovuti al vagone non proprio
confortevole ed avvolto da un caldo boia per mancanza
aria condizionata. A tutto questo si aggiunge un
paesaggio per niente bello, con aree incolte, boscaglie
ed una visuale piatta, manco una collinetta. Stremato
arrivo a Novosibirsk, terza città russa ed importante
centro della Siberia. Siamo solo all'inizio della grande
regione siberiana ma qui le temperature invernali
possono anche arrivare a -30°, con grande gelo e poche
nevicate. Speravo di trovare un'arietta fresca ed invece
caldo ed umidità non favoriscono le mie uscite di corsa.
Non e' proprio un bel posticino, l'architettura del
periodo comunista delinea la città con grandi quartieri
popolari, infarciti di casermoni che dimostrano tutto il
loro tempo. Costruzioni brutte, scrostate, infissi
arrugginiti, marciapiedi disastrati fanno da contorno
alla via Vokzalnaya, che parte dalla stazione dei treni
fino a Lenin square. L'influenza comunista a Novosibirsk
e' molto presente tanto da avere la maggioranza politica
ed il sindaco, che ha sconfitto alle elezioni
amministrative il candidato di Putin. Da vedere non c'e'
granché, ci si limita al Teatro dell'opera ed alla
Alexandre Nevsky Cathedral, una delle poche chiese
presenti. Tanto per variare, mi concedo una primizia da
quando viaggio all'estero e non perdo l'occasione di
visitare il miglior zoo della Russia. Area molto grande
ben curata ed affollata, per ammirare il Liger,
esemplare unico nato da un leone maschio ed una tigre
femmina. Tra i tanti animali presenti si distinguono due
bianchissimi orsi siberiani e la tigre bianca del
Bengala.
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IRKUTSK E LAGO BAIKAL
(14)
28/07/2017 treno Novosibirsk-Irkutsk:
Per arrivare nel cuore della Siberia, ad Irkutsk,
impiego 32 ore e tiro un sospiro di sollievo perché non
ne posso più di questo scenario desolante, che non mi
sta coinvolgendo affatto. Personalmente la Transiberiana
non la ricorderò come una grande esperienza. Lunghi
trasferimenti ed il nulla da osservare, a parte qualche
villaggio con le caratteristiche case in legno, mi hanno
mentalmente provato. Quel che invece mi risolleva e' la
gentilezza e la tranquillità che trovo in ogni città e
ciò mi basta per restare sereno e felice. Irkutsk e' lo
stereotipo della città siberiana, dove il gelo la fa da
padrone per almeno 9 mesi l'anno, con medie sotto lo
zero ed il mese più freddo perennemente a -20°. Sono
solo 3 i mesi che la media si assesta intorno a +15° e
nei miei due giorni di permanenza ho avuto la fortuna di
trovare giornate calde e temperature oltre la media. Una
buona fetta della popolazione discende da deportati,
arrivati fin qui dapprima sotto il regime zarista e poi
sotto quello stalinista. La caratteristica di questa
città che sorge sul fiume Angara, sono le case in legno,
alcune delle quali risalgono ai primi anni del XIX
secolo. Per ammirare quelle allo stato naturale bisogna
stare lontano dal centro mentre la via 130 Kvartal,
mette in bella mostra le casette ristrutturate ed
adibite ad attività commerciali. Sulla passeggiata del
lungo fiume gli emblemi sono la statua dell'ammiraglio
Kolchak, fondatore della città nel 1661 ed il monumento
allo zar Alexander III. Le chiese ortodosse che han
resistito alle varie distruzioni sono la bella
cattedrale di Kazan e quella di Epiphany. A 70 km di
distanza si trova il Lago Baikal, il più profondo al
mondo e tra i dieci più grandi, inserito nel 1996 come
patrimonio dell'Unesco. Con un minibus lo raggiungo in
un'ora e passo un pomeriggio tra le sponde, il mercatino
dove prospera il pesce essiccato ed un ristorante sul
lago, dove gusto il pesce bianco del Baikal. Non ho il
tempo necessario per fare l'escursione su una delle
isolette lontane e mi accontento di guardare l'orizzonte
e scattare le foto di circostanza. Il tempo e' passato
in fretta ed un mese in Russia mi sta stretto, ma oltre
non e' possibile rimanere e quindi lascio la
Transiberiana ed inizio la Transmongolica che mi porta a
Ulan Bator, capitale della Mongolia. Il tratto fino al
confine di Altanbulag e' splendido, in buona parte sulle
rive del Lago Baikal, tanto da salutare degnamente la
grande nazione russa. E' stato un bel viaggio,
inizialmente condiviso con mio figlio Marco nelle
splendide S. Pietroburgo e Mosca e poi nelle soste a
Ekaterinburg, Novosibirsk e Irkutsk. Ho avuto modo di
notare la crescita di questo grande paese, sempre più
aperto al turismo, di usufruire dei servizi che comunque
non mancano e di stare in buoni locali a contatto con il
popolo russo. Ho curiosato nel passato approfondendo la
conoscenza dell'impero zarista, della rivoluzione russa
e della storia del comunismo. Quello che risalta e' una
presenza costante di monumenti, lapidi, vie e piazze in
ricordo di Lenin, mentre per altri statisti non c'e'
traccia.
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