In
felice compagnia di mio figlio Marco e dell'inseparabile Sei
Secondi, arrivo
a Toronto con la temperatura prossima allo zero e previsioni che
danno un piccolo miglioramento per il sabato e pioggia per la
Domenica. L'aeroporto dista una ventina di km e come ci avviciniamo
alla città, notiamo una espansione residenziale in altezza, con
tanti grattacieli in fase di ultimazione. Toronto si trova sulle
rive del Lago Ontario, nel Canada sud-orientale, ed è il centro
commerciale più importante del paese nonché una delle maggiori città
di tutta l’America Settentrionale con oltre 4 milioni di abitanti.
Ha una popolazione multietnica, a seguito dell’arrivo, negli ultimi
due secoli, di immigrati da ogni parte del mondo, con una folta
rappresentanza di nostri connazionali e di Cinesi. La via principale
è Yonge Street, risalente al 1795, piena di negozi e ristoranti, con
la colorata piazza Dundas, in perfetto stile Time Square e l'Eaton
Mall, mega centro commerciale. Se si vuole ammirare il magnifico
skyline, la CN Tower è il posto ideale per lanciare lo sguardo,
dalla sommità dei suoi 500 metri. Dal 1976 al 2007 è stata la torre
più alta al mondo poi superata dal BurJ Khalifa di Dubai ( 828 mt )
e l'Abraj Al Bait de La Mecca ( 601 mt ). Dal cielo al sottosuolo il
passo è breve attraverso il Path, 27 km di strade sotterranee,
create agli inizi degli anni sessanta, perché in inverno la
temperatura arriva anche a -25 C°. Questa parte sotterranea è
completamente attrezzata come una città comune: ha banche, uffici
postali, ristoranti, negozi e supermercati. Dopo aver visto queste
bellezze, ci apprestiamo ad affrontare la Maratona con partenza ed
arrivo in pieno centro cittadino. Start fissato alle 8,30 e
previsioni implacabili con pioggia battente, che riflette
sull'asfalto illuminato dalle luci dei lampioni. E' ancora buio e
albeggia verso le 8,00, il movimento dei tanti runners sveglia la
citta' e mette in moto l'efficiente organizzazione. Non solo
maratona
ma anche la mezza distanza e i 5 k per le famiglie
convogliano verso la partenza un fiume colorato e festoso. La
consegna delle sacche e la logistica e' impeccabile, tutto si muove
con raziocinio e l'ingresso nelle griglie di partenza e' distinto
per settori colorati. Per fortuna la pioggia torrenziale termina la
sua sfuriata proprio un attimo prima dello start e il lungo viale
permette una partenza regolare nonostante le grosse pozze d'acqua.
Si contano 15.000 partenti con circa 4.000 maratoneti e per i primi
20 km il percorso e' uguale per tutti. Fino al decimo si corre tra
grattacieli e sobborghi poi si devia verso l' Ontario che
costeggeremo fino al 40°. Il lago ha una superficie immensa, è il
quattordicesimo più vasto al mondo con una linea costiera di 1146
km, è lungo 311 km e largo 86. Bella la parte di percorso fino al 25° con
vialoni lunghissimi, poi si entra in una zona abitata con diversi
saliscendi, abbastanza monotoni. Poca gente sul percorso, diverse
orchestrine ed una organizzazione alla grande con ristori frequenti
ed un servizio di pronto intervento mai visto. Non fai a tempo a
fermarti che vieni affiancato da un membro dell'organizzazione in
bicicletta che si sincera delle condizioni di salute. Dal 38° si
rientra tra i grattacieli e gli ultimi 2 km scorrono sospinti dalla
folla, con i 500 metri finali immersi in un tunnel assordante, al
cospetto di una spettacolare visione cittadina. Come a Reykjavik ed
a Wroclaw, passo al 30° in 2h30' poi un calo inesorabile mi porta a
concludere in 3h47'20'', ma va bene così, resta il ricordo di una
bella maratona, di una grande città e di una meravigliosa compagnia. Sei Secondi termina in 4h17'07'', gara maschile
vinta da Betona Warga in 2h10'35'' e femminile da Mary Davies in
2h28'56''. Ora ci aspettano le cascate del Niagara, la capitale
Ottawa e nel Quebec, Montreal (vedi
servizio).
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------