Bratislava
è una città strana, dicono abbia quasi 500 mila abitanti eppure le strade sono
deserte. Sabato pomeriggio il centro, carino ma racchiuso in un fazzoletto, è
animato da gruppetti di ragazzi e non vedi il movimento tipico delle città. E'
probabile che in estate si trasformi ma oggi è desolante, nemmeno l'evento
Maratona, pubblicizzato ovunque, riesce a smuovere il torpore che la circonda.
Di positivo, l'assoluta mancanza di inquinamento, i costi bassissimi dei
ristoranti e le aree free internet con tanto di panchine dedicate (e vuote).
L'unica strada con qualche macchina è quella che costeggia il Danubio e che
porta al più grande centro commerciale, la Galleria Eurovea, che è anche per
l'occasione centro logistico della Maratona. Gli ampi spazi esterni, a ridosso
del fiume, accolgono, partenza, arrivo ed expo. L'interno del centro è una
rappresentazione dei nostri megastore con tantissimi negozi di ogni generi dove
non mancano quelli Italiani. La temperatura viaggia intorno ai 10 gradi, il
cielo è grigio come le acque del Danubio che il blu lo han lasciato nelle note
di Strauss. La mattina della gara le condizioni meteo saranno una manna per
tutti, temperatura ideale, assenza di vento, umidità mai vista così bassa,
praticamente condizioni ottimali per una maratona. In totale son circa
cinquemila a presentarsi tra gara lunga, lo skating, la mezza e la staffetta.
Partenza alle 10,00 e dopo 2 km la prima rampa ci porta sul ponte Novy Most dove
fa bella vista l'Ufo, il caratteritico punto di osservazione più alto di
Bratislava ed anche sofisticato ristorante. Siamo così nella parte nuova della
città, oltre il Danubio e i primi 10 km si svolgono su una strada larghissima
che porta in direzione delle vicine Vienna e Budapest. La mia andatura è buona,
corro regolarmente a 4'35'' al km e non sento nemmeno il bisogno di bere, tanta
è eccezzionale la temperatura. Ci sono leggeri tratti di salita fino all'imbocco
di una ciclabile che porta all'altro grande ponte, quello con le arcate a
mezzaluna, lo Stany most. Ritorniamo alla partenza e siamo al 17 km, quindi si
prosegue entrando nel centro città, completamente chiuso al traffico, toccando
le vie e gli angoli più suggestivi. Qui gli incoraggiamenti si sprecano e
mitigano la preoccupazione di dover usare cautela per i numerosi binari del tram
e dei quadrotti tipo pavè che si staccano dal fondo stradale, oltre allo sforzo
fisico per i saliscendi del centro storico. Questo tratto nervoso mi indurisce
le gambe e mi mette apprensione. Si passa alla mezza e si rifà lo stesso
percorso per la seconda volta con l'eccezione dell'ultimo km che porta il finish
line nella zona Eurovea con lo sprint in salita. La corsa nella seconda parte
non è così sciolta, ho variazioni significative fino al 30° km quando mi assesto
sui 4'55 e controllo l'andatura fino alla parte finale nel centro.
Fortunatamente non ho crampi e le ultime energie le lascio sui tratti tortuosi
di pavè lanciandomi in uno sprint finale che mi porta a concludere in 3.30.34,
come sempre a braccia alzate e felice. Nel complesso una bella manifestazione,
con un buon percorso e tanta gente a presidio del percorso. Vittoria per
l'Etiope Ashenafi Erkolo in 2:22:09 e Lilian Koech in 02:45:30. Da segnalare i
pochi Italiani presenti, per una maratona che è di medio livello.
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