Grande
maratona, 40.000 persone gestite perfettamente, partecipazione rumorosa e
festante del pubblico a dimostrazione che niente arriva per caso. Per chiudere
le iscrizioni in anticipo di mesi serve mettere sul piatto un'organizzazione
impeccabile ed anche l'edizione 34 lo ha confermato. Fornitissimi i ristori con
acqua in bottigliette da 33 cl, frutta a volontà, biscotti ed integratori.
All'arrivo veloce consegna di maglie, medaglie e sacche personali, un pò meno
l'uscita dall'area arrivo, per la ressa creata dai parenti nella zona oltre le
transenne. Altre cose negative riguardano la partenza ed il percorso. Al ritiro
pettorali nell'ampio expo, è stato consegnato il sacco per ripararsi dal freddo,
mentre prima di entrare in griglia sono state offerte bottigliette d'acqua.
Risultato, nel larghissimo viale dei Champs Elysees era materialmente
impossibile lanciare sacchi, maglie e bottigliette al di là delle transenne,
pertanto tutto è stato lasciato in mezzo alla zona partenza con un ammasso che
non ha fatto altro che intralciare la marcia. Per fortuna degli organizzatori (
meno per gli atleti ) fino al tappeto si poteva solo camminare e pertanto tutti
han cercato solo di uscire indenni da questa discarica a cielo aperto. Per
quanto riguarda il percorso, bello per i primi 25 km, poi scade nell'anonimato
completo con un sottopasso di 1 km dove manca l'aria, ed in successione altri 3
fino al 30. Ci si aspetta il passaggio sotto la Torre Eiffel, Notre Dame, Saint
Michel, il Louvre, simboli della città, ed invece niente, si vede oltre la Senna
solo la grande Torre.
Oggi
Roma ne è
uscita
rafforzata, per un giorno in occasione della maratona, ha dichiarato off limit
il centro cittadino per far vivere emozioni uniche ai concorrenti. Parigi ha
sacrificato solo gli Champs Elysees ( una meraviglia ) ma il resto lo ha
lasciato al turismo di massa ed agli interessi che porta. Ancora una volta
l'Italia mette sotto i Galletti. Per quanto riguarda la mia gara, partenza a
razzo e ritmo forse troppo sostenuto fino alla mezza passata in 1h32'50''. Dal
25° le gambe si induriscono ed il ritmo si attesta sui 4'50'' per terminare
sotto l'Arc de Triomphe in 3h18'52''. La vittoria va a Tola Tadesse,
2h06’37’’ e Atsede Bayisa 2h’22’02’’. Me ne torno velocemente in albergo
sfruttando la vicina metropolitana non prima di aver preso una baguette e due
belle birre, per un pronto recupero. La sera Ryanair mi riporta a Bergamo con la
soddisfazione di aver terminato una bella maratona ed aver rivisto una splendida
città, fortunatamente soleggiata. |