L'ultima
volta che ero stato alla 50 km di Romagna risale al 1998 e stavo rifinendo il
Passatore, quello del best time. Ora ho sempre nel mirino la 100 Toscana, e
voglio mettere un bel lungo nelle gambe su questo percorso tra le colline
Romagnole e che mi era particolarmente piaciuto. Con Grisù e Simo affrontiamo il
viaggio in macchina di prima mattina e quando arriviamo a Castel Bolognese
troviamo 600 ultramaratoneti che si son dati appuntamento per la 29^ edizione,
valida quale campionato Italiano sulla distanza dei 50 km. C'è la
solita aria di festa e la gara non soffre il cosi detto momento di crisi, a
conferma di una buona proposta associata ad una decente organizzazione. Si parte
alle 8,30 per evitare qualche ora di calura e ci si dirige verso Riolo Terme, su
una strada provinciale molto trafficata, dove serve molta attenzione. Le
macchine hanno libera circolazione e l'inizio non è dei più facili, il gruppo
non è sgranato e qualche precauzione è bene averla. Ritmo normale, ho ancora
nelle gambe la maratona di Parigi e sto
nel gruppo in attesa di tempi peggiori. Fino a Casola il percorso ha poco di
panoramico ma poi
riserva il meglio di se. La salita verso il monte Albano offre uno spettacolo da
cartolina e mi rinvigorisce un attimo, salgo abbastanza bene e scollino senza
problemi. La discesa purtroppo mi lascia il segno e quando torniamo sul piano il
caldo si fa sentire ed iniziano le prime fitte ai polpacci. Il sole di Aprile
picchia sulle teste dei concorrenti, il sudore diventa a volte fastidioso
tanto scende sulla fronte e i segni della disidratazione affiorano con i crampi.
Quando la temperatura sale non ho scampo, le ho provate tutte, dai sali agli
integratori, dal miele al gel, niente da fare, ormai è una costante, che con il
tempo sembra peggiorare. Cerco comunque di gestirli, mi concedo delle sane
camminate, vengo superato dai Bergamaschi presenti che mi incoraggiano e cerco
comunque di bere ai ristori. Le gambe sono in balia dell'acido lattico, quando
riesco approccio la corsa, non dura mai molto ma intanto il traguardo si
avvicina. Negli ultimi 10 km arriva qualche segno di ripresa, inizio a
correre per lunghi tratti e riesco a recuperare chi la crisi la sente nel finale
e termino in 4h38'07''. Dopo poco arriva Grisù in 4h49'05'' accompagnato da
Adriano e ol Geometra e quindi Simo, ancora alle prese con
problemi
alle articolazioni conclude in 4h55'03''. Gara vinta da Philemon Kipkering in
2h58’29” e Paola Sanna 3h35’56”. Un'ampia palestra ci accoglie nel dopo corsa ed
un'ospitalità tipica dei Romagnoli ci permette di pranzare a costo zero sotto un
grazioso porticato dove viene servita pasta, carne, frutta e vino. Il rientro a
Bergamo avviene senza problemi di traffico e termina così un'avventura che mi ha
riportato indietro nel tempo. |