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MARATONA VENEZIA 2005
classifica  -  foto claudio  -  certificato

Dopo sette anni di assenza dalle competizioni decido di tornare alla maratona dopo un ottimo crono alla mezza di Mantova, 1h23'27''. La lunga inattività ha lasciato dei segni e se sulle distanze brevi il passo è ancora buono, sulle lunghe i riscontri negli allenamenti non sono stati altrettanto positivi. Decido di rientrare a Venezia a cui mi lega il ricordo dell'esordio ed aspetto questa data per ripresentarmi con immutato entusiasmo ed una discreta preparazione. Mi accompagnano, Velo pure impegnato in gara e l'amico Claudio che invece fa da autista tifoso e fotografo.  In settimana un attacco febbrile mi ha messo al tappeto e alla partenza qualche linea di febbre ha deciso di essere al mio fianco. Non curante delle condizioni fisiche, parto a palla e passo alla mezza in 1h30'55' con una corsa controllata e buone prospettive per la seconda parte. Passano pochi km ed improvvisamente mi sento svuotato, cerco il ristoro e mangio banane e frutta secca per riprendermi, ma non basta, ho i capogiri. cammino per un paio di km. Riprendo ma nulla è cambiato, sento arrivare  i crampi e cerco di gestire la situazione dimenticando la prestazione con il solo obiettivo di arrivare a Venezia. Velo mi raggiunge e mi invita a seguirlo, inutile sono senza forze. Una lunga camminata ed intravedo il ponte di barche, sono al 40°, non riesco nemmeno più a camminare, ho crampi da tutte le parti, persino nelle mani. L'ultimo km cerco di farlo trotterellando, stingo i denti mentre una fortissima emozione mi assale, mi scende qualche lacrima, son contento di finire la maratona dopo così tanto tempo. Vedo lo striscione d'arrivo a pochi metri, ultima fitta ai polpacci e concludo in 3h54'40''. Il deposito borse è appena dopo la zona di arrivo e fortunatamente intravedo Velo, già in tuta dopo aver terminato in 3h09'48'', ed è una liberazione. Mi sento come ingessato, non riesco nemmeno a prendere la sacca, sono impossibilitato a fare qualsiasi cosa tanto sono in preda ai crampi. Il buon Velo mi assiste e mi cambia da capo a piedi, mi prende sotto braccio e mi scarica su una panchina, in attesa di un lento recupero. Non mi resta che guardare la medaglia e pensare alle emozioni che questa maratona mi ha regalato, è iniziato un nuovo periodo, diverso ma che mi porterà ad essere ancora nel gruppo, a soffrire, a gioire, ad essere sempre protagonista. La ventesima edizione della maratona di Venezia è stata vinta da Shami Mubarak Hassan in 2h09'22'' ed al femminile da Kimiuria Emily in 2h28'42''.